GRUPPO AMICI DELLA MONTAGNA
PIAZZOLA SUL BRENTA
CALENDARIO ATTIVITÀ
GRUPPO AMICI DELLA MONTAGNA
PIAZZOLA SUL BRENTA
EVENTO ANNULLATO
Capigita:
Zilio Renato – 347 544 6984
Ivo Callegari –
PROGRAMMA DI MASSIMA DELL’ESCURSIONE:
Venerdì 6 ottobre: Ore 6,00 – ritrovo presso la sede di Via Rolando 57 e partenza per Venaria Reale.
Mattino: arrivo Venaria Reale – ore 12,30 ca.;
pranzo/colazione libera – ore 12,30 13,30.
Pomeriggio: ore 14,00 visita guidata alla Reggia di Venaria.
Sera: Arrivo a Torino in Hotel, sistemazione e cena.
Sabato 7 ottobre: Visita al Forte di Fenestrelle /o in alternativa/ Visita alla miniera di Prali.
Mattino: colazione in hotel; Formazione dei gruppi A/B di visita e partenza.
A – Visita ed escursione al forte di Fenestrelle;
B – Visita ed escursione alla miniera di Prali;
N.B.:
a) – per la visita/escursione al forte di Fenestrelle è richiesto allenamento fisico alla salita e opportuno equipaggiamento da trekking (l’organizzazione si riserva di escludere dall’escursione le persone che non presentano le caratteristiche richieste, le quali potranno partecipare tuttavia all’altra visita, meno impegnativa).
b) – per la visita alla miniera si tenga presente che la temperatura all’interno è di 10 °C costanti, per cui è consigliato un abbigliamento adeguato: scarponcini o scarpe sportive e giacca a vento anche se la stagione è calda.
N.B.: per entrambe le visite, non è previsto alcun pranzo nel corso della giornata.
Ogni persona pertanto dovrà organizzarsi autonomamente a piacere (colazione a sacco) e secondo le proprie esigenze!
Sera: ritrovo dei due gruppi con modalità tempestivamente concordate, ritorno in hotel, cena e pernotto;
Domenica 9 ottobre:
Mattino: colazione in hotel e partenza per Sant’Ambrogio di Torino;
ore 10,30 – arrivo alla Sacra di San Michele e visita guidata.
N.B.: per la visita alla Sacra sono consigliati abbigliamento adeguato e calzature sportive.
Ore 13,30 – pranzo in ristorante.
Pomeriggio: ritorno a Piazzola prevedendo soste al bisogno e visite libere lungo il percorso.
Informazioni generali:
QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE. La quota fissata è di € 300 per i soci del Gruppo A.d.M Piazzolas/B, ed € 320 per i non soci.
L’acconto, quale quota di iscrizione, e il saldo dovranno essere effettuati con le modalità ed entro i termini che saranno tempestivamente comunicati.
LA QUOTA COMPRENDE: viaggio in pullman gran turismo, completo di ogni comfort e servizio a norma di legge: Spese autostradali e parcheggi; n. 1 autista per tutto il periodo; Sistemazione in hotel 3 stelle in camere doppie con servizi privati; Trattamento di mezza pensione in hotel. Non è previsto il pranzo per i giorni 6 e 7 ottobre, lasciato all’iniziativa dei partecipanti. Guida (ove prevista) per i tre giorni. Assicurazione Medica No Stop a persona;
LA QUOTA NON COMPRENDE: Tasse di soggiorno; Ingresso a castelli o musei extra programma; mance, extra di carattere personale, facchinaggio e tutto quanto non indicato alla “la quota comprende”.
La Venaria Reale, è grandioso e regale complesso a circa 10 km da Torino con 80.000 metri quadri di edificio monumentale della Reggia e 60 ettari di Giardini, beni adiacenti al seicentesco Centro Storico di Venaria ed ai 3.000 ettari recintati del Parco La Mandria, si presente come un capolavoro dell’architettura e del paesaggio.
Definita anche come una “Corte dei contemporanei” aperta a tutti, che si propone come scoperta di esperienze molteplici, una sorta di viaggio nella “Reggia d’Italia” dove, puntando sulla valorizzazione del nostro patrimonio storico, paesaggistico e gastronomico, si possono trovare “regalità e piacere di vivere”.
Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1997 è aperto al pubblico nel 2007 dopo essere stato il cantiere di restauro più rilevante d’Europa per i beni culturali.
L’edificio monumentale, vanta alcune delle più alte espressioni del barocco universale: l’incantevole scenario della Sala di Diana progettata da Amedeo di Castellamonte, la solennità della Galleria Grande e della Cappella di Sant’Uberto con l’immenso complesso delle Scuderie Juvarriane, opere settecentesche di Filippo Juvarra, le fastose decorazioni, la spettacolare Fontana del Cervo nella Corte d’onore rappresentano la cornice ideale del Teatro di Storia e Magnificenza, il percorso espositivo dedicato ai Savoia che accompagna il visitatore lungo quasi 2.000 metri, tra piano interrato e piano nobile della Reggia.
Il Forte di Fenestrelle è un complesso fortificato eretto dal XVIII al XIX secolo a Fenestrelle, in Val Chisone (TO). Per le sue dimensioni e il suo sviluppo lungo tutto il fianco sinistro della valle, la fortezza è anche detta la grande muraglia piemontese. Dal 1999 è diventata il simbolo della Provincia di Torino[1] e nel 2007 il World Monuments Fund l’ha inserita nella lista dei 100 siti storicoarcheologici di rilevanza mondiale più a rischio.
Progettata inizialmente dall’ingegnere Ignazio Bertola nel XVIII secolo con funzione di protezione del confine franco-piemontese, la fortezza venne completata solamente nel secolo successivo e non fu mai coinvolta in assedi o assalti in forze degni di nota o rilievo; fu invece protagonista di alcune schermaglie minori e di un breve scontro nel corso della seconda guerra mondiale. Dopo un lungo periodo di abbandono, durato praticamente dal 1946 al 1990, è iniziato un progetto di recupero, tuttora in corso, che l’ha riaperta al turismo.
La costruzione, definita erroneamente “forte”, è in realtà un insieme ininterrotto di strutture fortificate, per questo motivo il termine più corretto per definirla è “fortezza”. Nella fattispecie questa fortezza è formata da 3 forti e 7 ridotte, uniti ed indipendenti fra loro, collegati da spalti, bastioni, scale e da ben 28 risalti, per una superficie complessiva di 1.350.000 m². La struttura si sviluppa per oltre 3 chilometri su un dislivello di circa 635 metri. La fortezza viene oggi ricordata anche per le sue due lunghe scalinate: la scala interna, detta “Scala Coperta” composta da circa 4.000 gradini, che permetteva di raggiungere tutti i forti che compongono la struttura senza dover mai uscire, e la scala esterna, detta “Scala Reale” composta da 2.500 gradini che veniva utilizzata dal re quando si recava in visita.
La visita alla miniera di Prali “ScopriMiniera” ha inizio a bordo del trenino dei minatori, aggiungendo un pizzico di avventura a questo viaggio “al centro della terra”. Il percorso prosegue a piedi, per un tuffo nel passato lungo i cunicoli ed i cantieri di lavoro:
nell’entrare nelle viscere della montagna tutti i sensi sono coinvolti in un turbinio di sensazioni.
Entrare in galleria a bordo del trenino dei minatori, percepire sulla pelle l’aria fresca, essere avvolti dall’oscurità del sottosuolo spezzata solamente dal luccichio del candido talco, rimanere stupiti dal silenzio assoluto delle miniera per poi trasalire alle forti vibrazioni dei martelli pneumatici o a causa di improvvise esplosioni che si odono in lontananza…
Ai visitatori non resta che vivere il compito di addentrarsi nel cuore della montagna, risalire la scala delle Ere Geologiche a bordo della Macchina del Tempo, scoprirne i misteri ancora celati portando alla luce quali meraviglie diano vita al nostro pianeta e al contempo, vivere un’esperienza assolutamente unica ed appassionate: toccare con mano questo microcosmo sotterraneo che è la miniera “Paola”, per confrontarsi con il passato dell’epopea mineraria, ma anche per sorprendersi, scoprendo che qui in Val Germanasca – dopo oltre un secolo dall’apertura delle miniere – vi sono ancora oggi oltre 100 persone impiegate nella coltivazione di un giacimento di talco bianco, purissimo ed unico al mondo.
La visita dura 2 ore circa. La temperatura in miniera è di 10 °C costanti, pertanto consigliamo un abbigliamento adeguato.
La Sacra di San Michele. L’arcangelo Michele è raffigurato come il capo supremo dell’esercito celeste e guerriero contro i nemici della Chiesa. Il culto dell’arcangelo si diffuse e si sviluppò nelle regioni mediterranee in particolare in Italia, dove giunse assieme all’espansione del cristianesimo. Nel V secolo sul promontorio del Gargano sorse il più antico e più famoso luogo di culto micaelico dell’occidente: il Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo. In Francia, nel 708 o 709, su un altro promontorio sulla costa della Normandia, fu consacrato all’Angelo un santuario detto di Mont-Saint-Michel au péril de la mer a causa del fenomeno dell’alta e bassa marea che rendeva pericoloso quel luogo.
La Sacra è di San Michele perché nasce e cresce con la sua storia e le sue strutture attorno al culto di San Michele che approdò in Val di Susa nei secoli V o VI. La sua ubicazione in altura e in uno scenario altamente suggestivo richiama immediatamente i due insediamenti micaelici del Gargano e della Normandia. Fondata tra il 983 e il 987 sullo sperone roccioso del monte Pirchiriano si trova al centro di una via di pellegrinaggio di oltre duemila chilometri che unisce quasi tutta l’Europa occidentale da Mont-Saint-Michel a Monte Sant’Angelo.
Attualmente la Sacra è affidata ai padri Rosminiani che sono protagonisti di un insolito fervore di iniziative, favorito dalla visita del Santo Padre Giovanni Paolo II (14/7/1991), sostenuti dalla presenza di tanti collaboratori e volontari, col sostegno di enti pubblici e privati, soprattutto dalla Regione, dopo che la legge speciale del 21/12/1994 ha riconosciuto la Sacra come “Monumento simbolo del Piemonte“.
Forte di Fenestrelle