CALENDARIO ATTIVITÀ
GRUPPO AMICI DELLA MONTOGNA PIAZZOLA SUL BRENTA
DOLOMITI AMPEZZANE
L’anello della Tofana di Roses dal Passo Falzarego, Rifugio Giussàni
Cima della Tofana di Roses
Domenica 4 agosto 2019
REFERENTI: PAOLO CERVATO, PAOLO CAVINATO, ANASTASIA PARFENE
MEZZO DI TRASPORTO: PULLMAN
PARTENZA: ORE 5-15 DAVANTI ALLA SEDE GAM DI PIAZZOLA SUL BRENTA
DATI TECNICI:
Gruppo A
Rifugio Col Gallina, Rifugio Giussani, Cima della Tofana di Roses con un dislivello di circa 1300m, difficolta EE.
Gruppo B
Rifugio Col Gallina, Val Travenanzes, Rifugio Giussani. Giro ad anello con un dislivello di 800-900 m, difficolta E.
Per gruppo A e gruppo B la durata della escursione è di 8-9 h.
Carta topografica tabacco 03 1:25000
NOTE: Consigliati i bastoncini da trekking, abbigliamento adeguato alla alta quota e alla stagione; obbligo di indossare calzature adatte ai sentieri di montagna rocciosi. Ricordarsi di portare l’occorrente per il momento conviviale ( posate, bicchiere, piatto non usa e getta).
DESCRIZZIONE PERCORSO
Il percorso è uno degli itinerari più interessanti tra i tanti che si possono compiere sulle dolomiti di Cortina e nel Parco delle Dolomiti d’Ampezzo. Sotto il profilo ambientale è la perla naturalistica della Val Travenanzes. Da non trascurare l’interesse storico del percorso, visto che qui si fronteggiarono le truppe Italiane e Austro-Ungariche durante la Grande Guerra. L’itinerari sono lunghi e adatti ai buoni camminatori e i sentieri sono tutti ben risistemati e segnalati.
Il Passo Falzarego, situato nel cuore delle Dolomiti, è raggiungibile da Agordo. Dal passo si scende per un paio di chilometri verso Cortina arrivando a Col Gallina dove si parcheggia. A piedi tutti assieme ci si immette sul sentiero n. 412 che sale tra prati e boschi radi confluendo sulla sterrata ex militare per la Forcella Col dei Bos (2331 m). Lasciamo il sentiero n. 412 che prosegue per il Rifugio Dibona e prendiamo il sentiero n. 402 che taglia alcuni tornanti della strada. Superando alcune trincee della Prima Guerra Mondiale e offrendo spunti panoramici su tutta la zona del Castelleto, sconvolta dalle mine della Grande Guerra. Il Sentiero si insinua in un grande ambiente dolomitico e porta all aperta Forcella Col dei Bos.
Qui ci dividiamo in due gruppi:
Gruppo A
prende il sentiero 404 alla nostra destra che è un percorso della Alta via Dolomitica nr1, fino al bivio(2375m) che con il sentiero, 403 che scende per rifugio Dibona a destra, e sinistra Rifugio Giussani che noi dobbiamo percorrere. Salendo alla nostra sinistra troviamo l’ex Rifugio Cantore(2542m) e nemmeno a 50m di dislivello siamo arrivati al Rifugio Giussani(2580m). Qui piccola sosta mangiando velocemente qualcosa per non perdere le nostre forze visto il nostro obiettivo—Cima della Tofana di Roses (3225m).
Con un dislivello di 650m in salita dal Rifugio Giussani si parte per la via normale raggiungendo la cima.
Durata: 2h/2h e 30 minuti
Difficolta: EE
Percorso: dal rifugio Giussani si sale in direzione della Punta Marieta, seguendo il sentiero che porta alle Tre Dita e alla ferrata Lipella. Raggiunto un bivio a circa 2630 m di quota, si segue la traccia con i bolli blu che dopo aver superato una zona di grossi blocchi si dirige diagonalmente a destra traversando un vasto ghiaione. Dopo alcune rocce attrezzate, si supera una zona di cenge detritiche e risalti rocciosi. I numerosi ometti conducono a una placca, che si supera aiutandosi con dei fittoni in ferro, e dopo molti tornanti si raggiunge la cresta nordovest. Quindi si rissale lungamente sulla panoramica dorsale, fino a superare il versante detritico, per poi toccare la CROCE di VETTA.
Discesa: per lo stesso itinerario fino al Giussani dove ci aspettano i nostri amici del gruppo B per pranzare e poi scendere tutti assieme.
Gruppo B
Dalla Forcella Col dei Bos (2331 m), si prendere il sentiero 404 che porta verso la magnifica Val Travenanzes, dominata a destra dai torrioni della Tofana di Rozes e a sinistra dalla movimentata catena dei Lagazuoi sui cui è facile vedere alpinisti all’opera.
Scendendo si giunge così ad un importante bivio che ci porta a prendere subito il sentiero a destra per il Rifugio Giussani( 403) che passa sotto imponenti pareti dolomitiche.
Alzando la testa e ben nota su una parete verticale la Scala del Minighel . E la prima via ferrata a Cortina d Ampezzo, davvero curiosa, sia per la sua storia sia per la particolarità delle sue fattezze, che la contraddistinguono da tutte le ferrate. Fu costruita da Luigi Gillarduzzi con dei pioli che furono piegati ed in parte tolti durante la guerra 1915-18 dalle truppe austroungariche rendendola impraticabile. Fu ristrutturata nel 1958 da Renato Franceschi.
Qui l’acqua è assoluta protagonista ma la valle,si vedono cascate che scendono. Anche dal punto di vista botanico, la Val Travenanzes è assai importante, con fiorite di aquilegia alpina e stelle alpine. Raggiunti al bivio a circa 2000 m svoltiamo per il si sentiero n. 403 per il Rifugio Giussani.
Ora la nostra attenzione è rivolta soprattutto dal singolare paesaggio che ci circonda, con massi di tutte le dimensioni molti dei quali squassati dalle mine della Prima Guerra Mondiale.
Sempre più vicina appare la Forcella Fontananegra (2478 m) dove è collocato il Rifugio Giussani (2580 m) che è il punto d’ arrivo del nostro gruppo.
Ritorno:
Dal rifugio si scende tutti assieme gruppo A e gruppo B per il sentiero n. 403 per il Rifugio Dibona (2083 m) ampio e ben sistemato, arrivando subito al bivio si scende fino ad incrociare il sentiero n. 412 per Ra Noria, agevole e altrettanto panoramico. In particolare lo sguardo è attratto dal gruppo dolomitico Cinque Torri – Averau – Nuvolau. Tornati alla strada militare dell’andata si scende con questa al punto di partenza.
BUONA ESCURSIONE A TUTTI!!!