GRUPPO AMICI DELLA MONTAGNA
PIAZZOLA SUL BRENTA
CALENDARIO ATTIVITÀ
GRUPPO AMICI DELLA MONTAGNA
PIAZZOLA SUL BRENTA
DATI TECNICI:
TRASPORTO: Pullman / Mezzi propri
RITROVO: Piazzola sul Brenta presso la sede ore 7,00. – PARTENZA: Valico la Crosetta, m 1118
DIFFICOLTA’: E
DURATA: 6/8 ore
DISLIVELLO: Comit. A 600 mt. – Comit. B 400mt. – LUNGHEZZA: Km 13, comit. A; Km 20, comit. B.
CARTOGRAFIA: Tabacco 012
PUNTI DI APPOGGIO: Casera forestale Candaglia (chiusa) Pian Cansiglio.
REFERENTI: Gianluca Bonato 335 6219053, Renato Zilio 347 5446984, Ivo Callegari 338 2728960, Demo Giovanni 349 1326969
PRANZO: al sacco. N.B.: il Cansiglio è povero di sorgenti: prevedere adeguata scorta d’acqua. Portare posate, piatto, bicchiere non usa e getta, per il momento conviviale.
PRESENTAZIONE:
Il Cansiglio è un altipiano delle prealpi Carniche posto a cavallo fra le provincie di Treviso, Belluno e Pordenone, dalla caratteristica forma a catino, con una altitudine compresa fra i 900 e i 1300 m; le maggiori elevazioni sono il M Pizzoc 1565 m, il M Croseraz 1694 m e il M Millifret, 1577 m.
Altra sua caratteristica è il fenomeno dell’inversione termica per cui nelle quote inferiori si registrano le temperature più basse, che possono toccare anche i – 20°; in alto le massime possono
arrivare anche a + 29°. Nella conca si registrano spesse formazioni nebbiose.
Le precipitazioni sono abbondanti ma la natura carsica del terreno non favorisce il ristagno o la formazione di corsi d’acqua, vi sono bensì numerose doline e inghiottitoi con voragini profonde che
ne fanno terreno di esplorazione per gli speleologi; ricordiamo fra le più note, il Bus de la Lum, – 185 m, il Bus de la Genziana, – 582 m e 3 km di sviluppo.
Il “Gran Bosco del Cansiglio” ha una estensione di 5920 ha, è gestito con criteri naturalistici, il taglio è controllato e alcune superfici sono tenute a riserva integrale totale. Gli animali di tutte le specie sono numerosi e presenti. Sono vigenti su tutto il territorio i divieti di caccia, raccolta di erbe, piante e funghi. Numerosi i reperti archeologici rinvenuti che datano la presenza umana ad oltre 10.000 anni fa (Paleolitico).
DESCRIZIONE dell’ESCURSIONE:
Le comitive A / B, riunite, dal valico La Crosetta, 1118 m, prenderanno a D il sentiero 991 che in breve guadagna un paio di centinaia di metri e quindi in continuo saliscendi, attraverso un suntuoso bosco di faggi porta al Rif. Maset, 1274 m. Appena un po’ prima di arrivare al rifugio, notiamo sulla sinistra la decisa deviazione a N del sentiero 991, che imboccheremo dopo una breve sosta. Sarà sempre il bosco di faggi la quinta vegetale che ci accompagnerà fino ad oltre Cima Paradise, m 1370, massima elevazione dell’escursione.
Proseguendo per il Pian delle Fontane il bosco si fa meno rado, ai faggi iniziano ad intervallarsi rade piante di abete rosso e il terreno accidentato dimostra in questa parte tutta la sua natura carsica nel susseguirsi degli imbuti delle doline. Arrivati ad una strada forestale, che imboccheremo a sinistra, lasciamo il sentiero 991 e proseguiamo per circa un chilometro fino ad arrivare alla Casera forestale Candaglia (chiusa); posto ameno ove ci fermeremo per un breve ristoro.
Dopo la pausa riprendiamo il cammino, ora in discesa per la strada forestale. Arrivati ad un tornante a sinistra proseguiamo sempre lungo la strada fino ad un secondo tornante. Qui con attenzione lasciamo sia la strada che la deviazione, pendendo a destra una debole traccia di sentiero che in marcata discesa ci farà risparmiare tempo e strada. Mano a mano che si scende, il bosco da faggeta diventa pecceta pur con rari, splendidi, esemplari di abete bianco.
Al termine dell’accorciatoia ritroviamo la strada forestale che imboccheremo sempre a sinistra.
Dopo un paio di curve entriamo nella cosiddetta “Zona Wilderness” del Pian de le Stele, un’area volutamente tenuta a riserva integrale, all’interno della quale non è previsto alcun tipo di intervento ove la natura evolve e si rigenera da sola.
Superato il confine di provincia e il bosco, arriviamo quasi in vista della Piana del Cansiglio, l’area centrale dedicata al prato, al pascolo e all’allevamento del bestiame. All’altezza di un piccolo
parcheggio porremo attenzione alle deviazioni sulla sinistra (C12) che imboccheremo decisamente in direzione S proseguendo per radure e piccoli gruppi d’alberi fino a giungere in breve ad un’altra strada forestale che prenderemo a destra.
Seguendo la strada per qualche centinaio di metri arriviamo ora ad un ampio parcheggio, ove dopo una breve sosta le comitive A e B si separeranno.
La comitiva B seguirà la strada forestale, per 1 km ca, fino all’incrocio con la SS 422, qui prenderà a destra per altri 500 m ca fino all’ex Rifugio S. Osvaldo, ove terminerà l’escursione.
La comitiva A riprende invece il cammino per l’Anello del Cansiglio in direzione S, per giugnere in breve nella località “Bus de la Lum”, un profondo e ampio inghiottitoio carsico, teatro di leggende e storie cruente e tristi. Delle leggende non restano che ricordi che a volte ci fanno sognare e a volte, con un po’ di disincanto, sorridere. Le storie cruente e tristi, avvenute in un passato neanche tanto lontano (durante e alla fine della II GM), ci vengono invece ricordate da una grande croce posta a ricordo delle vittime.
Proseguendo oltre ancora per un tratto nel bosco di conifere si arriva infine al bordo della Piana, segnato da una robusta recinzione supportata da fili elettrificati (cautela e attenzione). Proseguiamo lungo il bordo, fra il bosco, la prateria e la cinta elettrificata per circa un paio di chilometri, fino all’estremità S della Piana. A questo punto, senza alcuna indicazione, prendiamo una esile traccia di sentiero e riprendiamo a salire lungo un ripido pendio ove, noteremo in breve il passaggio dalla vegetazione arborea sempreviva, a quella decidua.
Arrivati all’intersezione con la strada forestale prenderemo a destra e in breve troviamo la SS 422, (cautela, attenzione) che risaliremo a S per qualche centinaio di metri fino al valico della Crosetta.
Qui riprendiamo i veicoli (o il pullman) e in breve recuperiamo gli amici della comitiva B per il ritorno.
Mappa non in scala