CALENDARIO ATTIVITÀ
Ritrovo a Piazzola sul Brenta, presso la sede, Via Rolando 57 – ore 05:30
Capi gita: Ivo Guerriero (3471119073), Tarcisio Santinello, Riccardo Lago, Paolo Doff Sotta
Difficoltà: EE – EEA
Comitiva A: primo giorno 6/7 ore; dislivello: 1414 m.; Secondo giorno: 6/7 ore; dislivello: 760 m.
Comitiva B: primo giorno 6 ore; dislivello 1280 m. Secondo giorno: 6 ore; dislivello 530 m.
PRESENTAZIONE:
Ci sono luoghi e montagne nelle Dolomiti che da sempre posseggono un incredibile forza di attrazione e fascino immutabile.
Il Gruppo del Catinaccio lo è senza ombra di dubbio, e noi lo attraverseremo in due giorni in tutta la sua maestosa lunghezza.
PRIMO GIORNO:
giunti al Passo di Costalunga con i sentieri n. 548 e 552 saliremo al Rifugio Paolina, il primo dei numerosi rifugi che avremo modo di conoscere.
Dal Paolina, percorrendo il sentiero del Maserè (verso est) ci porteremo al rifugio Roda di Vael soffermandoci a metà percorso presso il monumento dedicato a Cristomannos.
La breve pausa al rifugio ci permetterà di ammirare lo scenario che si apre lungo la valle del Vajolet e a riprendere energia per superare il Passo delle Cigolade (sentiero 541) che intravediamo tra i Mugoni e le Cigolade.
Oltre il passo (discesa su roccette “attenzione”!), giunti sotto le Creste di Davoi, le Comitive si dividono.
Di lì a breve costeggiando la parete del Catinaccio – Rosengarten giungeremo nella zona rocciosa delle Porte Neigre dove su un panoramico sperone si trovano i rifugi Preuss e Vajolet posti alle base del poderoso Pilastro della Punta Emma.
Dopo esserci rifocillati e riempiti gli occhi osservando le innumerevoli cime sovrastanti, saliremo (sentiero 542) la ripida gola che con l’aiuto di qualche corda fissa ci porterà al Gartl dove potremmo finalmente giungere al rifugio Re Alberto I° e ammirare l’imponenza delle tre sorelle: le Torri del Vajolet.
COMITIVA A:
al bivio sotto le Creste di Davoi si prende il sentiero per il Passo delle Coronelle (sentiero 550).
Scesi sull’altro versante poco sopra il rifugio Fronza si tiene la destra (sentiero S), percorrendo il cengione che costeggia le pareti delle creste di Davoi.
Qui inizia la ferrata Santner. Superati alcuni caminetti con l’ausilio di scale e pioli si giunge ad una forcellina posta tra il Catinaccio e “l’ago Schroffenegger”, dove, oltre, troveremo un canalone a volte innevato che presenta il punto più impegnativo della ferrata.
Una volta superato un ulteriore breve risalto saremo in vista della forcella e del rifugio Santner, che raggiungeremo dopo un traverso esposto ma non difficile.
Giunti al rifugio, ottima visuale sulle Torri del Vajolet e sulla città di Bolzano, in quindici minuti raggiungeremo il resto della comitiva per il meritato pernotto.
SECONDO GIORNO:
a comitiva unica scenderemo al rifugio Vajolet per poi salire a sinistra (sentiero584) verso il rifugio Principe posto sull’anonimo passo da dove si gode la visione di “un mare di montagne”.
Qui le comitive si dividono, la comitiva B prosegue sul sentiero 584 passando sotto le pareti del Catinaccio d’Antermoia e con un ultimo erto tratto giunge al passo Antermoia per poi calare nel vallone dall’aspetto lunare che porta al lago e da lì a breve al rifugio Antermoia, dove sosteremo per il pranzo.
Superato il successivo facile passo, scenderemo per la solitaria Val di Dona, dove incontreremo un piccolo rifugio di recente costruzione, ricavato da uno dei numerosi masi dediti alla fienagione del recente passato, per poi giungere per una ripida mulattiera a Fontanazzo, termine della nostra escursione.
COMITIVA A:
a poca distanza dal Passo Principe inizia la ferrata ovest del Catinaccio, si supera un canalino e una cengia verso destra. Fra roccette e canalini su terreno sicuro si giunge ad una traversa esposta dove troveremo una scaletta, siamo circa a metà percorso ed è il passaggio che richiede più attenzione, superatolo, troveremo una grande cengia facile fino giungere alla cresta sommitale, da percorrere con prudenza, e quindi alla croce di vetta (3004 m.).
Per la discesa si sfrutta il versante orientale che oppone le medesime difficoltà fino a scendere al rifugio Anterrmoia dove incontreremo il resto della comitiva per poi insieme, dopo un meritato riposo, proseguiremo verso valle.
Auguriamo a tutti voi buona escursione.