PREALPI VENETE – MASSICCIO DEL GRAPPA POSSAGNO – MONTE PALON PER IL “PERCORSO DELLA MEMORIA”

Gruppo amici della montagna

GRUPPO AMICI DELLA MONTAGNA
PIAZZOLA SUL BRENTA

DOMENICA 31 OTTOBRE 2021

PREALPI VENETE – MASSICCIO DEL GRAPPA
POSSAGNO – MONTE PALON PER IL “PERCORSO DELLA MEMORIA”

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Referenti: Sabina Mascaro 3517957782 – Cinzia Guerriero
Mezzo di trasporto: mezzi propri
Partenza: ore 06.00 da Presina difronte alla Chiesa
Punti d’ appoggio nessuno – pranzo al sacco (portarsi un telo per sedersi)
Difficoltà: EE
Cartina: Tabacco n. 51
Comitiva: unica
Tempo di percorrenza: ore 7/8 ore soste incluse
Dislivello: 1200 mt circa – Km: circa 17
E’ consigliato portare una torcia

Percorso: Arrivati a Possagno davanti alla chiesa arcipretale della Santissima Trinità, comunemente nota come Tempio Canoviano, lasciamo le nostre auto e ci incamminiamo a destra per il sentiero n. 195 dedicato a Pietro dal Broi (fondatore e Presidente del Gruppo Sportivo Alpini di Possagno – associazione affiliata alla FIE per molti anni). Da qui inizia la lenta e costante salita che ci porterà nel bosco fino al bivio per Castel Cesil. Abbandonato il sentiero n. 195, proseguiamo a sinistra per il sentiero n. 212 percorrendo un piccolo tratto della Altavia Prealpi Trevigiane (TV1).

Dopo circa 40 minuti di camminata tra i magnifici castagneti arriviamo al rifugio Monte Palon mt. 1205 (chiuso). Una breve sosta per ammirare una suggestiva vista sui colli Asolani!! A pochi metri dal Rifugio seguendo la segnaletica per Cima della Mandria, ha inizio il “percorso della Memoria” (1000 mt di trincee – 300 mt di gallerie), voluto dal Gruppo Alpini di Possagno per ricordare ed onorare la memoria di quanti su queste cime del massiccio del Grappa hanno combattuto, hanno sofferto e sono caduti nei tragici eventi della Prima Guerra mondiale. Un ultimo sforzo e siamo in cima al Monte Palon mt. 1305, dove ci si fermerà per la pausa pranzo (e qua entra in scena il telo in quanto saremo seduti su di un vasto manto erboso).

Riprendiamo il nostro cammino, ora tutto in discesa, fino alla località Bocca di Forca dove all’ altezza della segnaletica stradale di Pieve del Grappa ha inizio il sentiero n. 189, che ci riporterà in circa tre ore al punto di partenza. Il sentiero non presenta grosse difficoltà ma in alcuni tratti molto ripidi bisogna star attenti (portare i bastoncini).

“… lungo le sponde del mio torrente voglio che scendano i lucci argentati, non più i cadaveri dei soldati, portati in braccio dalla corrente. Così dicevi ed era d’ inverno e come gli altri verso l’ inferno, te ne vai triste come chi deve, il vento ti sputa in faccia la neve…”

“La guerra di Piero” di Fabrizio De Andre’

Buona escursione a tutti
I referenti Cinzia e Sabina

NOTA BENE
Durante lo svolgimento dell’ escursione, brevi soste, o ristoro è necessario mantenere una distanza interpersonale di almeno 2 mt. In tutte le situazioni che non permettono questa distanza si dovrà indossare la MASCHERINA CHIRURGICA, che deve essere sempre tenuta disponibile. I partecipanti dovranno sempre igienizzare le mani con apposita soluzione/gel. Sono consigliati i bastoncini da trekking, abbigliamento adeguato alla stagione e calzature adatte ai sentieri di montagna.
Portare bicchiere, piatto e posate NON USA E GETTA per il momento conviviale finale.

Cenni storici:
Durante la Battaglia d’Arresto nella Prima Guerra Mondiale, il Monte Palon ebbe una posizione strategica: si trasformò in una vera fortezza, con postazioni d’artiglieria in caverna, postazioni di mitragliatrici fortificate, postazioni di bombarde e di fotoelettriche, importantissimi osservatori ecc.
Erwin Rommel (meglio noto come la volpe del deserto nella Seconda Guerra Mondiale), era anche lui in questo settore come tenente di un reparto della Wültenberg, tentò inutilmente più volte di prendere questa importante linea fortificata (come scritto sulle relazioni nei suoi diari corredati da schizzi della zona). Lo stesso Rommel, parlava del Monte del Palon difficile da espugnare e dando l’appellativo di “spina dorsale” della linea di difesa italiana.
In questa parte del fronte, la posizione strategica del Monte Palon permetteva di tener sotto continua osservazione le posizioni nemiche integrando l’azione delle artiglierie di cima Grappa su zone, non viste e non battibili da questa, del tratto Tomba – Monfenera e dell’intera valle dell’Ornic, oltre che alla stretta del Piave.
Per questo motivo intere divisioni Austro-Tedesche nella Battaglia d’Arresto nel novembre-dicembre del 1917, seguendo varie direttrici, cercarono di prenderlo invano.

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